Arriva un momento nella vita di tutti nel quale sentiamo forte il richiamo di una routine quotidiana alternativa, di prendere il controllo dei nostri giorni e magari di riprendere qualche sogno nel cassetto. Una passione che accomuna moltissimi è quella di desiderare di lasciare il lavoro quotidiano per iniziare a gestire il proprio B&B.

L’immagine mentale che si forma solitamente ci vede impegnati a cucinare ottime colazioni, magari con prodotti genuini che coltiviamo in prima persona, per poi offrire queste prelibatezze ad ospiti grati.

La formula del B&B ha sempre più preso piede sia in Italia sia in Europa: sono molti i giovani che decidono di convertire qualche spazio a disposizione magari lasciato dalla famiglia, così come sono numerosi coloro che lasciano un lavoro in città per dedicarsi al mondo dell’accoglienza in uno scenario bucolico. Ma avviare e poi gestire un bed and breakfast è davvero semplice, oppure nasconde delle complessità che spesso tendono invece ad essere sottovalutate? L’obiettivo di questo approfondimento è proprio quello di comprendere se iniziare quest’attività in autonomia sia effettivamente alla portata di tutti. Per farlo andremo ad analizzare le complessità specifiche, prendendo in esame gli aspetti che spesso non si considerano prima di aprire un bed and breakfast.

I costi pratici: cosa mettere in conto

Se cucinare la colazione a casa può essere semplice, quando invece si ricevono degli ospiti su base quotidiana che si rivolgono ad una struttura ricettiva aspettandosi un trattamento di ottimo livello può risultare decisamente complesso riuscire a coordinare tutto. L’importante è cercare il più possibile di non farsi prendere dal panico, anche se si è alle prime armi. A tal proposito, una strategia molto efficace può essere quella di farsi trovare il più possibile preparati, mettendo in preventivo l’acquisto di stoviglie sufficienti per la colazione, contando anche una quota in più per eventuali imprevisti. Oltre alle stoviglie, si dovrà provvedere a dotarsi di tutto il necessario: lenzuola e biancheria per il bagno di qualità e tutti i set di cortesia quando previsti.
L’edificio andrà rinnovato e reso appetibile per gli ospiti, acquistando materassi anallergici e avendo cura di rispettare tutte le norme igieniche e di sicurezza in vigore per questa struttura. Inoltre, ogni anno almeno le pareti andrebbero ridipinte, in particolare se la cucina emette fumi. La manutenzione delle stanze, dei condotti di aerazione, la gestione dei fornitori e dell’impresa di pulizie: questi aspetti e molti altri costituiscono il quotidiano di un proprietario B&B.


Come farcela da soli: gli aspetti personali da considerare

Gestire un B&B da soli può essere davvero duro: una delle competenze che vengono maggiormente richieste dalla natura stessa della professione è la capacità di pensare lateralmente, riuscendo ad essere il più possibile multi-tasking, in particolare quando si tratta di gestire delle situazioni potenzialmente conflittuali. In sostanza, esistono molti aspetti nascosti dietro alle semplici operazioni di routine di un bed and breakfast.
Per avere successo in questa professione, si devono dimostrare ottime capacità relazionali, anche a fronte di clienti molto esigenti o sgarbati. Inoltre, per farsi conoscere un costo molto importante è quello relativo alla pubblicità: soprattutto agli inizi, infatti, si dovrà investire spesso anche in maniera sensibile al fine di essere conosciuti. Dalle promozioni sui social network ed all’interno delle piattaforme dedicate, fino alle offerte speciali mirate a fidelizzare il cliente che ha già visitato. Le formule possono essere molte, come ad esempio uno sconto sul prossimo soggiorno o un aperitivo in camera offerto per chi porta un amico.
Tuttavia serve inventiva, pazienza e capitale a disposizione per riuscire a spuntarla. Si tratta di una splendida avventura, che ha più probabilità di avere successo quanto più si è preparati.