Il mattone rappresenta, da sempre, l’investimento più sicuro e consigliato dagli esperti in quanto, nonostante lo scorrere inesorabile del tempo, mantiene un valore quasi invariato. Per questa ragione, coloro che hanno una discreta possibilità di movimentazione economica si orientano verso questa forma di acquisto, non solo in Italia ma anche all’estero.

Come per ogni forma di investimento anche l’investimento immobiliare presenta dei pro e dei contro che devono essere valutati approfonditamente prima di prendere determinate decisioni. Infatti, se per alcuni l’acquisto di un immobile costituisce una modo intelligente di muovere il denaro che altrimenti rimarrebbe immobile sul proprio conto corrente bancario, per altri rappresenta anche un regalo futuro per i propri figli o nipoti. In tale ultima circostanza è bene vagliare ogni ipotesi anche per evitare che l’acquisto non venga poi utilizzato per trasferimento per motivi di lavoro o altro. Ogni regione e ogni città ha ovviamente un listino prezzi al metro quadrato degli immobili e il valore cresce se, nella zona considerata, vi sono servizi, collegamenti, monumenti e molto altro.

I pro di avere un immobile a reddito

Prima di ogni cosa, è utile osservare i vantaggi scaturenti dall’avere un immobile a reddito.
Un investimento immobiliare può essere utilizzato come abitazione o studio per sè o per le persone care ma, logicamente, può anche essere dato in locazione percependo un’entrata fissa mensile.

Quando una casa viene concessa in affitto vi è non solo l’aspetto positivo di ottenere il pagamento del canone ma, al contempo, vi è anche il vantaggio di persone che, abitandovi o lavorandovi, se ne prendono cura.

Infatti, mentre le riparazioni di straordinaria amministrazione, come ad esempio la sostituzione della caldaia o dei sanitari del bagno, è un adempimento del padrone di casa, tutta l’ordinaria amministrazione spetta all’inquilino. In sostanza l’affittuario è tenuto a provvedere ai piccoli interventi che consentono un corretto mantenimento della casa in perfetto stato. Come è noto, quando un’abitazione rimane vuota e chiusa per molto tempo, viene progressivamente danneggiata dagli effetti del tempo e dagli agenti atmosferici, perdendo anche il suo valore di mercato.
Un altro pro di avere un immobile a reddito è la possibilità di avere un altro punto di riferimento in cui trascorrere del tempo, come accade ad esempio alle case di villeggiatura. Coloro che acquistano una casa al mare o in altre località di vacanza, oltre a frequentarla assiduamente, soprattutto in alcuni periodi dell’anno, possono concederla in fitto o ospitare gli amici.
Infine, un ultimo vantaggio di avere un immobile a reddito, è l‘opportunità di sfruttarlo e rivenderlo in caso di necessità ponendolo in vendita. Gli esperti del settore considerano l’investimento immobiliare come una sorta di assegno circolare da spendere quando si presenta l’occasione beneficiando di un ottimo riscontro economico. Il patrimonio immobiliare, in altre parole, è una sorta di tesoretto che, nell’eventualità, può essere dismesso per disporre di somme di denaro liquido da utilizzare a piacimento.

I contro di avere un immobile a reddito

Oltre ai vantaggi, vi sono anche degli svantaggi ad avere un immobile a reddito. Purtroppo, secondo la legge italiana la proprietà comporta l’obbligo di pagare delle spese fisse, come ad esempio l’Imu, la Tasi, la Tari, determinate in base alla tipologia dell’immobile e al Comune di riferimento.
Inoltre, quando l’immobile in questione è un terreno agricolo, occorre affrontare delle spese annuali di mantenimento, anche se non coltivato, in modo da non mettere in pericolo i fondi altrui in caso di incendio.
Se, invece, l’immobile a reddito è un appartamento sito in condominio, sia che si tratti di un immobile di città che di una casa vacanza in un villaggio, il proprietario è tenuto al pagamento delle spese condominiali che si riferiscono alla gestione dell’amministrazione, i costi di manutenzione dell’ascensore o del box auto, e i costi delle utente. In alcune circostanze, in particolare quando l’immobile è inserito in un cosiddetto condominio di lusso, le spese possono essere molto alte e se l’immobile non è occupato da eventuali inquilini affittuari è lo stesso proprietario che deve contribuire in prima persona. E lo stesso discorso è applicabile anche in caso di interventi di straordinaria amministrazione, come il rifacimento della facciata, che sono esclusivamente a spese del proprietario.