Alcuni di noi hanno la fortuna di avere un immobile a disposizione e di non sapere come farlo fruttare. Certo di questi tempi un entrata in più o un reddito a lungo termine che ci assicuri una vecchiaia tranquilla dal lato economico di certo non guasta. I metodi per far fruttare un immobile sono molti, e non tutti ne siamo a conoscenza.
Mettere un immobile a reddito
Se abbiamo ereditato un immobile e non vogliamo tenerlo vuoto, o abbiamo acquistato casa nell’attesa che i nostri figli decidano di sposarsi, e nel frattempo vogliamo farlo fruttare, possiamo metterli a reddito. Possiamo decidere se affidarci a internet, che ci darebbe la possibilità di raggiungere un gran numero di persone, ma che come tutti ben sappiamo nasconde qualche pericolo. Trovare persone che non rispettano le regole è molto facile, difficile è poi liberarsene, soprattutto se non si fanno le cose in maniera corretta. Per darci una mano in tutto ciò, sono nate delle società che si sono specializzate in questo nuovo ramo del mercato, occupandosi di tutto loro, oltre che a stare tranquilli dal lato burocratico, possiamo avere una rendita senza essere troppo impegnati in scartoffie da compilare. Vediamo però in che cosa consiste questa rendita, cioè affitto normale, breve o agli studenti.
Affitto dell’immobile a studenti
Questo tipo di contratto prevede di mettere l’immobile a disposizione di studenti per un periodo limitato, per legge c’è un periodo minimo e uno massimo, dietro pagamento di un canone, determinato anch’esso da accordi di tipo territoriale. Per legge questi contratti hanno un periodo minimo di 6 mesi e massimo di 3 anni. Ci sono degli appositi moduli da compilare, dove andranno indicati tutti i dati relativi sia del proprietario che dello studente (o più studenti), i dati dell’immobile in questione e i vari certificati che attestino la reale iscrizione ai corsi, il canone pattuito, il metodo di pagamento e la durata del contratto. Salvo disdetta scritta da recapitare almeno un trimestre prima della scadenza il contratto si rinnova alla stesse condizioni del precedente. Se il contratto è stato stipulato con più di uno studente, e per motivi gravi anche solo uno abbandona, il proprietario può decidere se accettare la sostituzione dello stesso.
Affitto normale o breve
Le tipologie dei contratti di affitto sono molte. In questo caso ne terremo in considerazione solo due quello classico, e quello breve. Per quanto riguarda il primo, le regole le conosciamo un po’ tutti, si tratta di contratti della durata di 4+4 anni che si rinnova automaticamente se non vi è comunicazione scritta da entrambe le parti di almeno tre mesi prima della scadenza. Naturalmente prima di firmare il contratto è assolutamente necessario leggerlo attentamente per prendere atto dei vari obblighi sia del proprietario che del locatario e verificare che i dati inseriti siano corretti. Per quello che riguarda invece i contratti di affitto breve, si riferiscono solitamente alla seconda casa. Dato che ultimamente le vacanze vengono scaglionate, sono stati creati tre tipi di contratto. Uno prende il nome di “formula week-end” per vacanze di qualche giorno, per quelle da 10 a 30 giorni si usa un contratto per “brevi vacanze”, e infine per quelle che durano più di un mese il contratto è simile a quello normale, ma vi è specificato che è per uso villeggiatura.
In questo ultimo caso però prestate molta attenzione allo stato degli immobili, con una bella presentazione potreste ottenere il tutto esaurito ed aumentare i vostri guadagni!!!!
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