Locare un’abitazione consente di trasformare un immobile sfitto in una fonte di reddito. La forma tradizionale consiste nell’optare per una soluzione di lungo periodo a fronte di un canone fisso, tuttavia da qualche anno si è diffusa anche in Italia la formula dell’affitto breve.
Si tratta di una trasformazione dovuta alla particolare congiuntura economica e alla scoperta dei vantaggi che garantisce la maggiore flessibilità di questa tipologia di locazione. Al tempo stesso bisogna tenere a mente che entrambe le categorie presentano pregi e svantaggi: di conseguenza è bene valutare con attenzione quale sia la soluzione migliore in base alle proprie esigenze e all’immobile da affittare.

Ad esempio l’affitto breve risulta una soluzione utile e redditizia e può essere messa in atto come formula funzionale in attesa di vendere il proprio immobile.

Il target di riferimento riguarda i turisti che opta per una modalità alternativa di soggiorno, professionisti in trasferta per affari oppure studenti che devono frequentare corsi di vario genere. Il periodo di locazione va da 3 giorni fino a un mese, così da avere una maggiore flessibilità. Infatti è possibile affittare l’immobile in base alle proprie esigenze: proprio per questo motivo si tratta della soluzione ideale quando si vuole affittare la propria abitazione quando è sfitta perché si è in viaggio. Così si può disporre dell’immobile quando lo si desidera.
A differenza di quanto accade con un affitto tradizionale si hanno minori vincoli e impegni burocratici e i vincoli, avendo una maggiore sicurezza nella riscossione del canone in quanto nella maggior parte dei casi il pagamento avviene in anticipo. L’affitto breve garantisce una minore usura dell’immobile e la possibilità di massimizzare i profitti richiedendo tariffe differenti a seconda del fatto di trovarsi in alta o bassa stagione. Infine è possibile usufruire di deduzioni fiscali sulle spese legate alla proprietà, anche se le agevolazioni previste possono variare localmente.

Per quanto riguarda i possibili inconvenienti di questa forma di locazione bisogna ricordare che il proprietario deve essere continuamente disponibile per fornire informazioni e assistenza. Al tempo stesso il processo di prenotazione assomiglia a quello degli alberghi e il proprietario deve far fronte alla ricerca dei clienti mettendo a disposizione degli utenti un servizio efficiente così da essere competitivo sul mercato ricettivo. Per poter ottimizzare i risultati ed evitare inconvenienti molto spesso ci si rivolge a un’agenzia specializzata.
Inoltre è necessario fare più manutenzione per mantenere in buono stato la proprietà e rimanere competitivi, soprattutto se si opera nel settore turistico. Anche gli utensili e i dispositivi tecnologici devono essere aggiornati. Bisogna tenere a mente che la locazione a breve termine non garantisce sempre che le prenotazioni siano continue durante l’intero corso dell’anno. In secondo luogo bisogna valutare se il contratto ha finalità turistiche o no: nel primo caso il proprietario compila un modulo indicando il periodo di affitto, i dati dell’affittuario e il consenso al trattamento dei dati. Se la durata del soggiorno supera i 30 giorni, la registrazione del contratto avviene entro 48 ore presso le autorità di Pubblica Sicurezza o il Comune; le spese sono ripartite a metà tra conduttore e locatore.

Invece l’affitto a lungo termine prevede un canone fisso da corrispondere mensilmente e si può adottare la formula tutto compreso oppure considerare le utenze e le spese condominiali come extra a parte. Ciò accade quando le bollette vengono intestate direttamente all’affittuario. Questa soluzione garantisce un reddito sicuro e stabile nel corso del tempo, liberando il proprietario da numerose preoccupazioni legate all’amministrazione dell’immobile. Al tempo stesso si deve distinguere tra immobili affittati arredati o no: in quest’ultimo caso gli inquilini portano con sé i propri mobili e così il locatore non deve affrontare le spese per l’arredamento dell’abitazione.

Gli inconvenienti riguardano la minore flessibilità nella gestione dell’immobile (infatti non si può fruirne come abitazione personale tra un periodo di locazione e l’altro), la maggiore usura dei rivestimenti e il fatto di dover far fronte a numerosi adempimenti burocratici.