Cos’è il decluttering
Letteralmente il decluttering significa liberarsi dalla confusione, cioè riordinare. L’ordine e la pulizia dovrebbero essere sempre caratteristici di una casa, tuttavia è necessario mettere in atto una strategia apposita quando si decide di vendere oppure affittare casa.
Cosa non fare
Infatti molte abitazioni sono stracolme di oggetti, accessori d’arredo, complementi e soprammobili, il cui numero eccessivo comunica una sensazione di disordine, ingombro e apnea. Questo fatto accade per tre differenti ragioni:
PRIMO innanzitutto quasi sempre si riutilizzano gli arredi della vecchia abitazione per arredare quella nuova. Si tratta di un accorgimento per risparmiare e non dover acquistare nuovi mobili, tuttavia può accadere che gli arredi siano stati pensati per un immobile di metratura maggiore.
SECONDO In secondo luogo si tende a tenere anche oggetti che non servono più ma di cui non ci si vuole liberare per diverse ragioni. Di conseguenza una casa diventa una sorta di ripostiglio naturale. Infine si pensa che quel mobile in più potrebbe essere utile alla persona che affitta l’abitazione.
Cosa comunichiamo in questo modo
In realtà un ambiente ingombro di oggetti comunica sensazioni negative ai potenziali acquirenti.
Per attirare l’attenzione di una persona si hanno a disposizione solo pochi secondi e la prima impressione visiva risulta essere fondamentale. Una casa stracolma di mobili e accessori “respinge” chi è alla ricerca di una casa fin dal primo momento.
Ciò vale sia quando il potenziale acquirente visita l’abitazione che per la fase di contatto attraverso l’annuncio. Infatti le fotografie sono fondamentali per avere un’idea delle caratteristiche dell’immobile, avere una buona impressione dei suoi punti di forza e capire se soddisfa le proprie esigenze. Disordine e una sensazione di ingombro rendono meno attraente la casa, mentre sono molto apprezzati l’ordine, ampi spazi e una buona luminosità degli ambienti.
Utilità del decluttering
Per questi motivi il decluttering è un’operazione utilissima per migliorare l’aspetto dell’abitazione, attirare l’attenzione di un numero maggiore di potenziali acquirenti e vendere in tempi più rapidi. Di conseguenza non è necessario abbassare il prezzo e l’immobile non rimane fermo sul mercato immobiliare a lungo.
Regole
Esistono alcune regole per un decluttering efficace, che può essere effettuato da soli oppure da un professionista dell’home staging. Infatti i due servizi sono strettamente legati tra loro e hanno entrambi il compito di rendere più attraenti gli ambienti tramite un intervento pianificato e permettere una vendita veloce ed efficace.
Passo a passo cosa fare
1. Innanzitutto occorre eliminare tutte le suppellettili e le foto: questi oggetti personalizzano gli spazi, ma distraggono l’attenzione del potenziale acquirente.
2. Si deve focalizzare sulle caratteristiche dell’immobile, non su arredi che non rimarranno in casa dopo la vendita. Per questo le librerie vanno svuotate dei due terzi degli oggetti presenti. Se non si vive nell’abitazione in attesa di venderla occorre togliere anche gli oggetti personali per non dare l’impressione che sia usata.
3. E’ bene nascondere spazzole, asciugamani e spazzolini quando si scattano le foto e si organizzano le visite.
4. I mobili in eccesso vanno portati via in quanto si vende lo spazio e non quello che contiene. L’interessato deve poter immaginare l’ambiente arredato con i propri mobili. Bisogna lasciare i complementi in buone condizioni e che si armonizzano con il contesto per dimensioni e stile.
Il decluttering deve interessare anche il garage, che spesso viene utilizzato per riporre oggetti come se fosse una sorta di ripostiglio. Nonostante pochi pensino a organizzarlo e ripulirlo, si tratta sempre di una pertinenza dell’immobile, quindi viene visitato e influisce sull’impressione generale.
La scelta di affidarsi a un servizio professionale di decluttering è legata alla fatica emotiva che colpisce le persone quando devono liberarsi degli oggetti accumulati nel corso della propria vita in modo disordinato. Si tratta di un fattore che rende difficile decidere quali oggetti tenere e quali eliminare, soprattutto se non sono più utili ma hanno un significato più o meno rilevante. Si crea quindi una sorta di blocco emotivo che impedisce di affrontare i cambiamenti. Per ovviare a questo problema si consiglia di affidare la fase del decluttering all’home stager.
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